ENDOMETRIOSI

 

Cosa è l'endometriosi

L'endometriosi è una patologia caratterizzata dalla presenza di tessuto endometriale, cioè di quel tessuto che ricopre internamente la cavità uterina, al di fuori della stessa. Questo tessuto può ritrovarsi localizzato in varie sedi, in particolare una delle sedi più frequenti è rappresentata dall'ovaio dove questo tessuto può dar luogo alle caratteristiche "cisti endometriosiche". Altre localizzazioni possono aversi a livello delle tube o dei tessuti che circondano l'utero (legamenti). Meno frequentemente possiamo avere localizzazioni a livello dell'intestino, della vescica, del rene o addirittura, in casi estremamente rari, anche a livello toracico o polmonare.

 

Immagine laparoscopica di una cisti endometriosica a livello dell'ovaio.

Incidenza dell'endometriosi

La sua incidenza nella popolazione generale varia dal 10 al 18%, ma se andiamo a focalizzare la nostra attenzione sulle donne che presentano una condizione di infertilità, tale incidenza sale fino al 30-40%. Alcuni studi riportano inoltre come la sua incidenza si maggiore nelle donne di razza asiatica rispetto a quelle di razza bianca. Inoltre ulteriori dati supportano l'ipotesi di una certa ereditarietà evidenziato come il 5,8% delle sorelle e l'8,1% delle madri di pazienti affette da endometriosi presentino tale patologia.

Sintomatologia dell'endometriosi.

La sintomatologia dell'endometriosi dipende in larga parte dalla localizzazione delle lesioni.

Nelle forme di endometriosi pelvica (localizzazione a livello ovarico, tubarico o delle strutture adiacenti all'utero, nonchè nel contesto della stessa parete uterina) i sintomi più classici sono rappresentati dalle mestruazioni particolarmente dolorose, dal dolore in occasione dei rapporti e dalla comparsa di dolori pelvici recidivanti. In circa il 35% delle pazienti con endometriosi un ulteriore sintomo è rappresentato dalla presenza di macchie premestruali.

Nel caso di localizzazione urinaria (cioè a livello della vescica, del rene o degli ureteri) possono manifestarsi dolore cronico al fianco o dolore addominale oppure con presenza di ematuria ciclica o persistente (presenza di sangue nelle urine).

Nel caso di localizzazione gastrointestinale possiamo avere invece disturbi intestinali di vario tipo che possono andare dalla stitichezza alla diarrea, al dolore addominale ciclico o persistente.

 

Immagine ecografica di cisti endometriosica

Diagnosi dell'endometriosi

La diagnosi di endometriosi si basa, oltre che sulla storia anamnestica e l'esame clinico su alcune indagini strumentali quali l'ecografia, la pielografia e cistoscopia, la colonscopia, la TAC e la RMN. In particolare però l'indagine che assume maggior rilievo è rappresentata dalla laparoscopia diagnostica che consente la visualizzazione delle lesioni endometriosiche.

 

Relazione tra endometriosi ed infertilità

Come già detto l'endometriosi si osserva in circa il 30 - 40 % delle donne che presentano problematiche di infertilità. I meccanismi con cui questa patologia può interferire sulla capacità procreativa possono essere di tipo:

A) Meccanico: tale meccanismo entra in gioco in particolare nelle forme di endometriosi severa in cui esistono lesioni piuttosto estese. Tali lesioni comportano infatti un processo infiammatorio la cui conseguenza è il formarsi di aderenze che possono interferire con l'espulsione dell'ovocita a livello ovarico o con il suo trasporto a livello tubarico.

B) Ormonale ed ovulatorio: alcune sostanze chimiche prodotte dal processo infiammatorio conseguente all'endometriosi sembrano in grado di interferire con i livelli di alcuni ormoni ed in particolare con il progesterone ed con l'ormone luteinizzante. Il deficit dell'ormone luteinizzante, il quale ha un ruolo fondamentale nel fornire l'impulso ovulatorio, sembra correlato con una mancanza di ovulazione. Al riguardo alcuni studi hanno messo in evidenza come addirittura nel 79% delle pazienti affette da endometriosi si avrebbe un deficit ovulatorio.

C) Interferenza con la funzionalità spermatica: la presenza di endometriosi comporta la produzione di alcuni mediatori biochimici e l'attivazione di alcune cellule normalmente coinvolte nei processi di tipo infiammatorio quali i macrofagi. Questi elementi avrebbero un ruolo sia nel ridurre la funzionalità degli spermatozoi riducendone la motilità e la capacità di penetrare l'ovocita, che nel determinarne la loro completa eliminazione.

D) Interferenza con l'impianto e l'embriogenesi: alcuni studi su animali avrebbero messo in evidenza un effetto di alcuni mediatori biochimici presenti in donne affette da endometriosi (in particolare delle prostaglandine) nel ridurre la possibilità di impianto dell'embrione. Inoltre alcune di queste sostanze sembra abbiano un effetto negativo sullo sviluppo embrionale.

Terapia dell'endometriosi

La terapia dell'endometriosi può basarsi su trattamenti farmacologici o chirurgici.

In relazione alla terapia medica si utilizzano alcuni farmaci che hanno un effetto a livello ormonale tra cui il danazolo, gli analoghi del GnRH, i prgestinici o le combinazioni estroprogestiniche (pillola).

Tra i farmaci più comunemente utilizzati dobbiamo innanzitutto ricordare gli analoghi del GnRH. Questi farmaci agiscono a livello dell'ipofisi (cioè di quella ghiandola localizzata a livello cerebrale che secerne gli ormoni che comandano l'attività ovarica) inibendo la produzione di FSH ed LH, cioè di quegli ormoni che regolano appunto l'attività ovarica, ed inducendo quindi uno stato di "menopausa farmacologica transitoria". Ciò fa si che l'ovaio a sua volta non produca gli estrogeni ed il progesterone che sono gli ormoni che agiscono sull'endometrio e quindi sulle lesioni endometriosiche. Numerosi studi hanno evidenziato l'efficacia di tali farmaci sia nel ridurre i sintomi correlati all'endometriosi che nel ridurre l'estensione delle lesioni.

L'impiego della pillola contraccettiva nella terapia dell'endometriosi si base sul suo utilizzo "in continuo", cioè senza effettuare la classica pausa mensile di 7 giorni. In questo modo si induce l'assenza di quelle variazioni cicliche ormonali che sono alla base della comparsa delle mestruazioni, ma anche alla base del mantenersi e dell'evolversi delle lesioni endometriosiche.

Per quanto concerne invece la terapia chirurgica essa si basa sul trattamento laparoscopico che consente la distruzione delle lesioni presenti e l'asportazione di eventuali cisti endometriosiche a livello ovarico.

Impiego delle tecniche di Fecondazione Assistita nelle pazienti affette da endometriosi.

La presenza di una condizione di infertilità correlata ad una endometriosi comporta spesso il ricorso a tecniche di fecondazione assistita. La scelta della tecnica più appropriata dipende essenzialmente dal grado di endometriosi presente, nonchè dalla eventuale concomitanza di ulteriori fattori che possono interferire sulla condizione di infertilità di coppia. In rapporto ad una attenta valutazione di questi aspetti può essere quindi opportuno ricorrere a tecniche di primo livello, quali la Inseminazione Intrauterina, o a tecniche di II livello quali la FIVET/ICSI.